Per i 2005 un'andata positiva

Con la trasferta di Verona, per una partita amichevole contro i Pulcini 2006 del Chievo, poco prima di Natale, si è conclusa la prima parte della stagione 2016/2017 per i ragazzi esordienti del “2005”;
Considerato il folto gruppo (ben 27 ragazzi), i giovani della ViPo hanno partecipato con due formazioni sempre diverse al campionato provinciale degli Esordienti a nove giocatori.
Gli impegni di campionato, le amichevoli e gli allenamenti settimanali hanno messo in evidenza un’importante miglioramento individuale di tutti i ragazzi e, per la qualità di gioco espresso, una crescita continua come collettivo di squadra.
Nonostante il nuovo modo di stare in campo e la continua rotazione di ruoli e compiti assegnati, i ragazzi hanno in breve tempo piacevolmente confermato quello che di buono erano già riusciti a fare l’anno scorso nella categoria Pulcini.
Preme sottolineare, per la particolarità del ruolo svolto, il notevole miglioramento dei due portieri Alessandro e Tommaso che grazie ai preziosi insegnamenti del «mitico» Gunther Mair, dopo qualche incertezza nelle prime partite dovuta principalmente alla dimensione delle porte, hanno acquisito sempre più tranquillità e personalità che ha permesso loro di difendere alla grande la rete.
L’impegno in allenamento e la notevole disponibilità nell’ascoltare i suggerimenti degli allenatori, che ha contraddistinto il comportamento dei ragazzi in questa prima parte di stagione, ha facilitato la veloce acquisizione di importanti concetti di base sia in fase di possesso che di non possesso palla ed al consolidamento dei gesti tecnici fondamentali quali la conduzione e la ricezione in un contesto sia analitico che situazionale.
Il motivo di più grande soddisfazione per tecnici e dirigenti però è stato il comportamento esemplare tenuto dai nostri piccoli calciatori con avversari, arbitri e compagni: siamo convinti che la lealtà e l’impegno siano l’unica strada da perseguire per diventare grandi sportivi e cittadini onesti.
Allora avanti così con la consapevolezza che questa deve essere solo una stazione intermedia del loro lungo viaggio verso una crescita sportiva ed umana.